Un popolo che non conosce e non ama il suo passato, non puo' avere futuro'
(Indro Montanelli)
Riportiamoci per un attimo ad immaginare la vita dei nostri padri,che dediti al lavoro duro dei campi hanno tratto grande ricchezza per la città , e tradizioni culinari da tramandare alle generazioni future.
Evochiamo a gran Voce la cucina dei nostri Avi , fatta da ingredienti poveri ma ricchi gusto. L’amore per le tradizioni culinarie della mia terra, mi spingono ad evocare questa ricetta che si va perdendo nelle nuove generazioni, varie sono le versioni in Italia di questo piatto antichissimo, paese che vai nome che trovi, in Toscana e' la famosa ribollita, da noi l'inimitabile 'Mbastuocchio'.
Un piatto molto appetitoso che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo verdura e fagioli , che cucinati insieme ne fanno un piatto unico nel suo genere.
Piatto "povero"di origine contadina , il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine riciclavano il pane raffermo da diversi giorni che veniva ribollito insieme a verdure e fagioli.
Marcianise (C'era un volta) un po di Storia non ci fa male.
Il contesto storico del tempo ci porta ad una civilta' quella di Marcianise totalmente agricola , situata in un tenimento dei piu' estesi e fertili della Campania felice,per la Produzione della Canapa (Fig 1), fanno concepire belle speranze ai cittadini , che dal raccolto traggono ogni loro ricchezza .Il il suo nome e' conosciuto nei primi mercati d'Italia e d'Europa.
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Figura 1 |
Strade larghe; palazzi con ogni comodità , ampie piazze con bei monumenti e sopratutto;notevolissimo quello di Piazza Carita' ,tutto marmo, scolpito da quel decano d'arte Onofrio Buccini.
Uomini illustri nelle lettere,nella medicina, nella musica laboriosi e d'ingegno sveglio .e uomini davvero ingegnosi.(segue a fine articolo)
Ce steva 'na vota vota, un progetto dell'Istituto comprensivo Aldo Moro di Marcianise che con la professionalita' dei sei suoi docenti ha fatto una raccolta di Canti anonimi, frutto della spontanea fantasia popolore , riecheggiano tradizioni antiche scomparse e usanze ormai abbandonate .
Ogni ricetta della tradizione sarà accompagnata da un canto, inizio con Cammis' 'e tela fin.
Ecco la ricetta :
Ingredienti
Rucule (Antica verdura della tradizione contadina della nostra zona da non confondere con la Rucola, che e' tutto un altra cosa, o vruocl' e rape "cime di rape").
Pane raffermo tagliato a dadini
Fagioli
Aglio
Peperoncino
Olio Extra vergine di Oliva o Sugna
Sale
Procedimento:
Il procedimento inizia con la cottura dei fagioli, rigorosamente nel famoso "Pignatiello"cotti vicino al camino.Una cottura antica ma inimitabile.
La verdura invece viene buttata in acqua bollente per due tre minuti per fagli perdere l'amaro in eccesso.
In una pentola di creta fate rosolare olio extra vergine di oliva (o strutto),aglio e peperoncino, appenna l'aglio si inbiondisce aggiungere e rukul', farli insaporire per un paio di minuti e aggiungere 750 ml di acqua tiepida e subito dopo i fagioli.
Portare a bollere il tutto per 10 minuti a fuoco lento aggiungere il sale e il pane raffermo tagliato a fungo, fare asciugare tutta l'acqua e mantecare poi per altri due minuti.Fare riposare il tutto cinque minuti prima di servire.
Oggi un popolo con tradizioni Cristiane non puo' comportarsi cosi............
Adesso
Finito la fase agricola c'e' stato il grande sviluppo industriale del territorio che ha portato il benessere ma nello stesso tempo anche corruzione e criminalità .
Inutile parlare della POLITICA anche perche' io su questo aspetto sono completamente AGNOSTICO, hanno portato alla distruzione di una realtà che poteva primeggiare nell'intero SUD.
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