Molte volte ci è capitato di comprare e mangiare le frittelle alle alghe, una sorta di impasto che ai più fortunati trovava una scia di alga insipida.La provenienza di queste alghe è spesso ignota. Quest'anno sono stato in vacanza in salento ed in una delle tante spiagge visitate abbiamo potuto raccogliere direttamente dal mare le alghe.La spiaggia in questione era l'insenatura La Stretta, piccola insenatura nel territorio di Otranto , acqua limpidissima e spiaggia circondata da una vegetazione vigorosa e selvatica.Non ero a conoscenza delle proprietà delle alghe, sono un vero toccasana per la salute.Non fa parte della cultura occidentale consumare alghe , la Cina e il Giappone infatti sono i maggiori consumatori del mondo.Le alghe sono ricche di iodio, sali minerali, vitamine, enzimi, e clorofilla, come detto sopra e' un l'alimento pieno di proprietà salutari.In Italia e sopratutto nel sud viene identificata come lattuga di mare, e' un alga che si avvicina moltissimo alle verdure di terra ed e' ricchissima di calcio (circa 30 volte il latte).A Napoli sono famosissime, e fino a pochi anni fa venivano vendute per strada e prendono il nome di zeppole di pasta crisciuta. In questa ricetta invece ho dato risalto alle alghe friggendole in una pastella piu' liquida con un mix di farina 00 e farina rimacinata di grano duro senza lievito. Quindi più alghe meno pastella!!
Ingredienti:
150-200 g Alghe: lattuga di mare (sono le alghe che devono prevalere)
250 ml acqua frizzante
100 g farina di semola rimacinata
100 g farina di grano tenero "00"
olio per friggere Olita Dante
sale
Procedimento:
Ho lavato sotto l'acqua corrente le alghe asciugandole poi su un panno da cucina.In una ciotola capiente ho versato l'acqua frizzante fredda , ho aggiunto il sale e poco a poco la farina , mescolando energicamente fino a che non ho ottenuto un composto liscio e senza grumi.Ho unito alla pastella le alghe e le ho amalgamate lasciandole riposare per 10 minuti. Ho formato le frittelle aiutandomi con un cucchiaio grande ,(per intenderci quello da 29 cm).Dal cucchiaio stesso l'ho fatto scivolare nell'olio bollente spingendo la frittella con un cucchiaio da cucina girato.Appena dorate in entrambi i lati l'ho appoggiate su carta assorbente , l'ho salate e l'ho servite bollenti.
4 commenti
Buonissime! Sono anni che non le mangio, adesso un amico sub mi ha promesso che alla prossima immersione se ne ricorderà Speriamo.
RispondiEliminaBuonissime! Io le mangio abbastanza frequentemente perché, nonostante viva in Toscana, ho proprio vicino casa un ristorante napoletano, che utilizza materie prime eccellenti, servendo piatti tipici campani degni dei grandi chef!
RispondiEliminaNon ho mai capito quali sono le alghe da raccogliere e se queste sono reperibili anche sulle coste del centro Italia.
Buona scorpacciata!
Ciao Pasquale ho fatto gli scialatielli secondo le tue indicazioni e ho pubblicato stasera la ricetta. Ho un po' modificato la scelta delle farine, ma il risultato è stato sublime, gli ospiti erano proprio felici e contenti! Grazie, un abbraccio a presto :)
RispondiEliminaSono buonissime, io ci faccio la frittata, ma voglio provare la tua ricetta, penso che siano una vera golosità! Grazieee
RispondiEliminaciaooo