Linguine al granchio melograno e pomodorino giallo
Le
tradizioni culinarie di Natale sono ancora ben radicate nel territorio dove
vivo, in questo periodo la buona cucina di un tempo si ripropone con le stesse
usanze del passato. I menù delle due vigilie che ci accompagnano alle
festività , sono sempre ed esclusivamente a base di pesce. La pasta lunga con
sugo di pesce non può mancare nelle tavole dei Napoletani. Oggi il mercato ci
offre varietà che prima per chi viveva nell'entroterra non poteva sfruttare; è'
l'esempio di questa linguina al granchio melograno che nel passato
cucinavano solo sulla costiera ed io oggi la propongo per la rubrica dell'Italia
nel Piatto. Il Granchio
Melograno è l’unico rappresentante nelle acque italiane della famiglia
Calappidae, ed è comunemente conosciuta con i più disparati nomi, tra cui
ricordiamo Calappa, Granchio melograno, Granchio vergognoso, Granchio gallo e
Granchio reale. Può raggiungere una taglia di 15 cm. Predilige i fondali
sabbiosi, più raramente quelli ghiaiosi, vive in tutto il Mediterraneo. E' un
granchio che passa la maggior parte del suo tempo sotto la sabbia lasciando
sporgere all'esterno solo gli occhi. Ha un carapace rotondeggiante, marroncino
con noduli rosso acceso. Le chele sono molto voluminose, dentellate
superiormente e strutturate in modo da poter essere mantenute a contatto con la
parte anteriore del carapace. Il carapace è molto convesso e più stretto nella
parte anteriore mentre i bordi laterali sono inizialmente seghettati e la parte
posteriore porta denti sviluppati sotto i quali il crostaceo può ripiegare le
appendici toraciche. Le chele, molto grosse, hanno la parte interna appiattita.
La parte esterna è invece provvista di tubercoli e di una cresta dentellata. La
colorazione è giallognola con evidenti macchie rosse in corrispondenza dei
tubercoli. Questi crostacei vengono anche detti “granchi vergognosi” perché
hanno l’abitudine di tenere le chele molto vicine al carapace quando sono
minacciati. Le zampe sono sottili e lisci. Vive fino a 400 m di profondità ed è in
tutto il Mar Mediterraneo.E’ pescato con reti a strascico, da circuizione,
tramaglio, nasse, ma soprattutto con bilancette innescate con pezzi di
stoccafisso, in quanto la sua carne, dal sapore molto delicato, è considerata in
alcune località una vera leccornia.
Ingredienti:
500 g Linguine
300 g pomodorini datterino giallo
3 granchi melograno
Prezzemolo
1 spicchio di aglio
pepe
sale
Procedimento:
Lavate e asciugate i pomodorini gialli;tagliateli a metà . In una padella, scaldate l'olio extra vergine di Oliva e uno spicchio di aglio schiacciato, appena inizia a soffriggere unite i granchi melograno e subito dopo i pomodorini gialli. Cuocete a fuoco basso per 6-7 minuti; aggiustate di sale. Versate un bicchiere di acqua calda e proseguite la cottura a fuoco lento finchè la stessa non sarà evaporata. In abbondante acqua salata, lessate le linguine, scolatele al dente e saltatela nella padella con il i granchi melograno e pomodorino giallo. Fate riposare la per due minuti e impiattate guarnendo con il prezzemolo e del pepe macinato al momento.
Bibliografia:http://www.andreasormani.altervista.org/pesci.htm
Con questa ricetta partecipo al contest qui da noi
3 commenti
La foto la dice lunga sulla bontà di questo piatto. Complimenti.
RispondiEliminaQuesto piatto dev'essere eccezionale!!!!
RispondiEliminaSai che non conoscevo il granchio melograno???
Ciao
Elisa
Ottimo piatto con una presentazione impeccabile
RispondiEliminaVado a dare un'occhiata al contest