La sfogliatella frolla, un intreccio tra migliaccio e crema per cannoli !!!!!!!!!!! La sfogliatella ha molte
similitudini alla genovese ericine già descritta nel post precedente. La loro
storia e’ molto simile, entrambi nascono
nel convento delle suore. La sfogliatella nasce nel 600 nel convento Santa Rosa da Lima , a Conca dei Marmi sulla Costiera Amalfitana.
E’ bello leggere la storia perché come in tutti i grandi
piatti o elaborazioni di dolci, quasi sempre si parte sempre dagli avanzi, ed
e’ anche la storia della sfogliatella che c’e’ lo racconta.Un giorno sempre nel
convento era avanzata un po’ di semola cotta con il latte, invece di buttarla
aggiunse un po’ di frutta secca zucchero e limoncello, ottenendo un ripieno.
Incamerò il tutto in un cappuccio di pasta sfoglia per ricoprire il ripieno e
cucinò lo stesso in forno ben caldo. Il
dolce che era nato per caso riscontro grande successo nel convento e gli
abitanti delle zone limitrofe al convento e prese il nome di Santarosa in onore
della Santa a cui era dedicato il convento.
Nel 1918 Pasquale Pintauro venne
in possesso della ricetta originale della Sanatarosa, la modificò eliminando la
crema pasticcera e l’amarena e tolse la protuberanza del cappuccio del monaco.
Nasce uno dei dolci che e’ il pilastro della cucina tradizionale napoletana.La varietà più famosa e’ la riccia che ha una forma triangolare a forma di conchiglia, io mi sono invece cimentato nella realizzazione della sfogliatella frolla ,l’altra per me e’ ancora molto difficile.
Nasce uno dei dolci che e’ il pilastro della cucina tradizionale napoletana.La varietà più famosa e’ la riccia che ha una forma triangolare a forma di conchiglia, io mi sono invece cimentato nella realizzazione della sfogliatella frolla ,l’altra per me e’ ancora molto difficile.
Comunque la Pasticceria di
Pasquale Pintauro esiste ancora e si trova in Via Toledo n°275 di fronte a Santa
Brigida.
Ingredienti per la pasta frolla:
3 Uova Intere
500 gr di Farina
200 di Zucchero
200 di Strutto
Buccia Grattugiata di ½ Limone
1 Bustina di Vaniglia
Procedimento:
Ho disposto su un tavolo la farina e lo zucchero a fontana e al centro
ho messo lo strutto i tuorli d’uovo , la buccia grattugiata di ½ limone e la bustina di vaniglia. Con la
forchetta ho sbattuto le uova a centro della fontana incorporando poco per
volta gli altri ingredienti(farina burro zucchero)Amalgamata il tutto ho
lavorato la pasta velocemente, pressandola finche’ il tutto non avesse lo
stesso colore. La pasta frolla no va ne impastata ne lavorata troppo, per non
farle perdere la friabilità.Ho fatto riposare la pasta frolla pe ½ ora in frigo
coperta con la pellicola trasparente.
500 ml di latte intero
200gr di semolino
200 gr di ricotta di pecora
175 gr di Zucchero a velo
Cedro e scorzetta d’arancia a piacere
Ho fatto bollire il latte, ho versato il semolino a pioggia e fatto cuocere
finchè non si addensasse, aggiunto un
pizzico di sale l’ho lasciata raffreddare.Ho setacciato la ricotta di pecora e
vi ho unito lo zucchero a velo, la vaniglia un uovo, le scorzette d’arancia, il
cedro e il semolino raffreddato, lasciandolo insaporire per tre quattro ore in
frigo.
Su un piano ho disteso la pasta frolla a strisce, al centro ho messo
il ripieno e ho ripiegato la pasta su di essa
premendo bene sui bordi. Ho tagliato poi i bordi con un tagliapasta.
Ho cotto le sfogliatelle in forno spennellate con l’uovo sbattuto a 180° per circa 15 minuti.Vanno mangiate come le genovosi e cioè calde spolverate di zucchero a velo.
9 commenti
io continuo a ripeterti che NON puoi fare così: io di mattina presto con questa sfogliatella, chiusa in ufficio... dimmelo tu allora come faccio a resistere fino alle tre del pomeriggio?
RispondiEliminamannaggia Pasquale, queste devono essere proprio uno spettacolo!
baci
Sandra
Ti è venuta perfetta!!! Ma hai deciso di aprire una pasticceria? Non mi sono mai cimentata ma mi riprometto sempre di farlo. Con la riccia non ci provo proprio, anche se la preferisco, perchè penso che senza l'attrezzatura adatta non potrà mai venire decente.
RispondiEliminaComunque bravo Pasquale!
Non credo proprio le tue sfogliatellea abbian qualcosa da invidiare a quelle delle migliori pasticcerie di Napoli!!!!! Mi sto inebriando solo alla vista, ahimè!!!!! Che dici....arrivo e me ne sbafo un pai per colazione????ho preso solo un caffè suvvia!!!!!:P Sei grandiosoooooooo!!!
RispondiEliminaBuon we!!
no no .. niente a che vedere con la crema di ricotta dei cannoli , lì niente uova ma solo ricotta zucchero e un pò di liquore , se si vuole scaglie di cioccolato o canditi .. comunque le sfogliatelle a me piacciono tanto sia ricce che frolle ..quelle ricce le ho fatte solo una volta ...magari qualche giorno le rifaccio (ci vuole troppo tempo però !)
RispondiEliminaMammamia che bontà!!!!! Allungherei una mano èer prenderne....una? Ahahahah, già che sono pronte ;)
RispondiEliminaIo lo sapevo che c'era un pasticcere latitante in te, che doveva venir fuori prima o poi!!!
RispondiEliminache delizia, mi è venuta fameeeeeeeeeeeeeeeeeeee, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaMamma mia Pasquale, che meraviglia, riesco a sentire il profumo da qui! Complimenti a presto buon we
RispondiEliminabravissimo riproporre la sfogliatella non è facile come sembra epoi giustamente a napoli niente burro ma strutto :-)
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