Le Pettole
Le Pettole e i Fagioli
Le Pettole sono un
formato di pasta fresca delle tradizioni popolari della provincia di Caserta,
anche se la troviamo in diversi posti con qualche variante e con un nome
diverso. La versione originale che sarebbe quella tramandata dai nostri
Avi, e’ solo quella fatta a mano con il matterello da cui poi prende lo stesso
nome il formato della pasta, lungo e largo 1,5- 2 cm (molto simile alle
pappardelle) ma fatto con farina “00” ed acqua aggiungendo un solo uova che fa
da legante.
Le pettole nascono
sicuramente come piatto ricco dei contadini che lo mangiavano nell’ occasione
dell’uccisione del maiale (Gennaio), infatti si fanno condire esclusivamente con
sugo di braciole di cotica con all’interno salsiccia piccante di polmone
con fagioli.
Riguardo agli strumenti utilizzati per questo formato di pasta abbiamo utilizzato il tavolo circolare di legno e il "taccariello".
Che cosa e' questo taccariello?????
Non e' altro che un mattarello di diametro uguale all'asta della scopa lungo 120 cm, per far in modo che tutta la sfoglia venga lavorata.
Ingredienti:
100 g di semola
1 Uovo
1 Uovo
400 ml di Acqua
Procedimento:
Disponiamo la farina “00” sulla spianatoia, lasciamo un buco centrale dove andremo ad aggiunger l’acqua e l’uovo.Lavoriamo la pasta fino a renderla omogenea , l’impasto sarà pronto quando non vi si appiccicherà più tra le mani.
Dividere l’impasto in tre parti uguali e far riposare per 30 minuti .
Procediamo quindi a tirare la sfoglia con il mattarello.
“Quando le pettole le stendeva la mia nonna, rimanevo incantato dalla facilità e soprattutto dalla tecnica che usava.Ogni volta che arrotolava la pettola intorno al mattarello , la lavorava facendo sbattere la stessa sul tavolo.Infatti l’allungamento della pettola non avviene per pressione del mattarello ma per battitura della stessa.
Ogni volta che ripeteva l’operazione si sentivano sempre i tre suoni consecutivi della battitura delle pettole sul tavolo.
Ogni due tre stese(battiture), si cambiava la posizione del matterello, per far in modo che la sfoglia prendesse una forma circolare e uno spessore uniforme a tutta la sfoglia.
Aggiungiamo la farina sulla base dove le andiamo ad appoggiare non sovrapponendole onde evitare che si attaccano.
All'inizio di questo post abbiamo accennato che le pettole si fanno condire con sugo di braciole di cotica con all’interno salsiccia piccante di polmone, questo nel mese di gennaio dove andremmo ad integrare questo post con il sugo specificato rigorosamente di Maiale Home Made.
Questa versione invece si può definire light e per il periodo, in questo caso abbiamo condito le pettole con semplice sugo di fagioli.
Comunque una lecconeria.
Pettole e Fagioli
Ingredienti:
1 Kg. di Pettole
300 gr di Fagioli
1 kg di Pomodoro fresco passato
1 Cipolla
Procedimento
In una pentola alta , fate dorare la cipolla nell'olio, versare il sugo fresco preparato in precedenza(ho bollito i pomodori per 5 minuti e li ho passati con il passa-verdure), salate e dopo e fate cuocere per 10 minuti a fuoco lento..
Aggiungiamo i fagioli e lasciamo cuocere per altri 10 minuti sempre a fuoco lento.
In una pentola con abbondante acqua cuocete le pettole , scolatela e saltatela nella pentola con il sugo di fagioli terminando la cottura.
Dare sempre alla il giusto riposo prima di servirla, e vi assicuro che e' una lecconeria .
Buon Appetito
33 commenti
Buongiorno! Bello sapere di non essere la sola così mattiniera... La tua ricetta la tengo per pranzo ;-), buona colazione con la mia torta al cioccolato!
RispondiEliminaMa dai Pasquà?? Lo sai che avevo letto di questa ricetta ieri sul treno? Un libricino di cucina regionale laziale! Non specificava di dove. Solo Basso Lazio... i confini, evidentemente l'hanno fatta sia nostra che vostra. Ma mica ci stava tutto questo ben di Dio per la preparazione! Che bello sto post, le foto bellissime e naturalmente colmo di tutta la tradizione di una volta! Non mi sbagliavo che doveva essere buono. Guarda qua!!!
RispondiEliminaCome mi piace questa ricetta!!!!!
RispondiEliminama si, mia nonna le chiamava "Lagane", stesso procedimento ma nomi diversi, dipenderà dal fatto che proveniamo da due provincie diverse. Io però quando ho pubblicato la ricetta non sono stata tanto brava nella descrizione sulla tradizione del piatto. :) bravo
RispondiEliminaquanto mi piaccionooo!!Bravissimo Pasquale!!
RispondiEliminaciaoo
Bellissima questa ricetta! Buona giornata
RispondiEliminaO miseriaccia cane, Pasquale! Sono da leccarsi i baffi (che non ho, sia bene chiaro), meravigliose le pettole! In bocca al lupo per il Molino!
RispondiEliminaSandra
Pasqua.... abbiamo vinto! Siamo mostruosi!!!!! Ciao caro
EliminaUhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh adorooooooo le pettole!!!!e poi con i fagioli sono la "morte sua" !!!!!!ma lo sai che non conoscevo quel termine?taccariello??????mi sa che devo recuparere facendomi un giro nei meravigliosi borghi del casertano....pappandomi una bella scorpacciata di pettole e fagioli e ....brindando alla nostra amicizia!!!
RispondiEliminaun piatto davvero succulento!
RispondiEliminaottime!
alla prossima e buona giornata!
ma che meraviglia Pasquale,questa ricetta deve vincere,se no mi arrabbio e faccio "l'opera"..baci,buona giornata:)
RispondiEliminal'aspetto è molto invitante, invoglia all'assaggio, peccato non poterne approfittare!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDa noi le pettole sono tutt'altra cosa, viva la diversità!
RispondiEliminaComplimenti Pasquale..Un piatto ricco e meraviglioso... con tutti i profumi della tradizione e le tue mani a dargli splendore!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie..Uno stupendo post!!!!!!!!!!!
O taccariello e o tavulillo(tavolo circolare di legno, spianatoia)...................
RispondiEliminaUn tuffo nel passato che fortunatamente è ancora vivo nel nostro presente,
e come sempre con i tuoi racconti e le tue descrizioni dettagliate fai venire inesorabilmente voglia di condividere e di assaggiare.
I miei complimenti più cari per la bellezza delle foto e per i passaggi che sottolineano la battitura, elemento fondamentale per la buona riuscita della pettola.
Di sicuro una leccornia, anche se da me le pettole sono delle soffici palline di massa fritte, da servire zuccherate o salate. E' bello scoprire quanta diversità di ricette c'è in Italia.
RispondiEliminaCiao. ALice
Ciao Plasquale,
RispondiEliminaMi rallegro con la gastromonia della sua terra, ha solo delizioso, adoro le ricette di pasta e l'italiano sono tutti di mio gusto, sono perfetti.
Congratulazioni ricetta, ricco e appetitoso!
Abbracci
ma sai che da noi le pettole sono delle frittelle???...non avrei mai immaginato di ritrovarmi aquesta bella ricetta!!!
RispondiEliminaIn queste cose sei assolutamente imbattibile, Pasquale, e mi fai venire sempre un'aquolina in bocca, che non ti dico :) Un abbraccio a presto
RispondiEliminaAnche se ne ho sempre sentito parlare, non le ho mai mangiate, ci credi? Però potevi dirmelo che le facevi...;-)
RispondiEliminaChe dire...semplicemente meraviglioso! Questi sono i post che vorrei sempre leggere sul web! Questa è la nostra storia e per fortuna ci sono persone come te che non ce la fanno dimenticare!Sai in questi giorni carezzavo l'idea di partecipare allo stesso contest...ma dopo aver letto il tuo poat ho qualche perplessità!! Sei grande!
RispondiEliminaAhh, dimenticavo, ne è avanzato un piatto per me??
Mi rifaccio ad una canzone di Buscaglione fùùùùùfìuuuuuuuuuuuu CHE PETTOLE!! (in questo caso la "bambola" omonima passa in secondo piano) ;-)) BUON FINE SETTIMANA.....
RispondiEliminaComplimenti per la descrizione delle pettole della tua nonna.
RispondiEliminaPerle di saggezza. Intanto un piatto per veri intenditori!!
Bravissimo come sempre.
Buon WE
Ciao Pasquale, buona domenica!
RispondiEliminaFinalmente hanno capito a chi affidare la Vittoria, Pasquale a parte il piatto che racchiude l'originalità del mangiare bene di una volta, questa vittoria è meritatissima.
RispondiEliminaCiao e saluti Guerino
Lo sapevo Pasquà che avresti vinto.
RispondiEliminaBravo, bravo, bravo.....e continua così che sei fooooooooooooooorte!!!!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti primo per il post, per queste delizie e per la tua bravura e poi per la vittoria stra meritata!
RispondiEliminaInutile dirti che le pettole non le conoscevo, ma già le adoro: così spesse ed invitanti che "catturano" il condimento per non lasciarlo più.. vera poesia!
Scoprire che sei tra i vincitori del contest è un vero piacere. La semplicità, l'amore e la passione sono gli eterni ingredienti che tengono in alto la genuinità della tipicità che non muore mai. E visto che Francy BurroeZucchero fa riferimento alla poesia, penso sia il caso, adesso, di portarla....in tavola! Fresca e fumante....per completare la "pettoliata"!!!!!
RispondiEliminaquesto piatto è riconciliante!!! Buono, buono, buono!!! mi unisco con grande piacere ai tuoi lettori, ciao Marina
RispondiEliminaQuante pentole o chili di farina servono per 12 persone? Grazie
RispondiEliminaun kg di farina !
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