O' Baccalà ca "Menestra Fritta"
Altra tradizione della nostra terra è O' Baccalà Ca' "menestra fritta" che viene consumata sia alla Vigilia di Natale che quella di Capodanno, ma anche qui ci sono delle usanze diverse, c'e' chi la mangia a pranzo e chi invece la include nel cenone.
Io personalmente con la mia famiglia la mangiamo a pranzo, e posso assicurare che e' veramente un abbinamento spettacolare, aspetto apposta questi due giorni per gustarmi la bonta' del Baccalà rigorosamente Islandese, e la mitica "Menestra".
Ingredienti:
Baccalà Islandese
Farina
Pepe
Sale
Olio per Frittura
Menestra
Pinoli
Uva Passa
Noci
Olio Extra Vergine di Oliva
Peperoncino
Sale
Procedimento:
Procedimento che inizia 4-5 giorni prima mettendo a bagno il Baccalà e cambiando giornalmente l'acqua per fargli perdere il sale.
Si arriva al giorno della Vigilia e appunto come descritto sopra si frigge il baccalà infarinato in olio bollente, quando raggiunge la doratura giusta si lascia riposare su carta assorbente.
La Menestra invece si frigge in Olio extra Vergine con Peperoncino Pinoli Uva Passa e Noci.
La Città di Marcianise riserva ogni anno, al suo Maestro Luigi Salzano , un concerto basato sulle sue composizioni, tutto svolto con vera passione dall'associazione "F.Busacca" di Marcianise,che da oltre un decennio cura la realizzazione di questa manifestazione nella Chiesa dell'Annunziata di Marcianise.
In questo clima di Natale la composizione Ninna Nanna al Bambin Gesù e' il canto che unisce tutta la città , quell'unione che manca forse durante tutto l'anno, richiama tradizioni e ricordi delle nostre nonne che cantavano questo canto vicino al camino accesso mentre aprivano le Pigne,e forse proprio li riconoscevo il profumo del Natale.
Definito un canto Dolcissimo, modulato sulle corde dell'anima. La testata il Mattino nel Dicembre 1982 scrisse: "e' un piccolo capolavoro per la sensibile tessitura poetica di una musica capace di tradurre lo Spirito di Pace alla base della Festa del Natale e del mistero dell'Incarnazione."
La Ninna Nanna Viene Esguita da anni in molte chiese della Campania.
Ahhhhh Dimenticavo, apro una piccola POLEMICA: I posti riservati in un luogo di Preghiera e' un comportamento vergognoso, solo che ogni anno il giorno 27 Dicembre in occasione della S.S. Messa e Concerto vengono puntualmente transennati tre panche, e le persone anziane che vanno in Chiesa con Fede,devono guardare in piedi i posti transennati nell'attesa che vengono impegnati !!!!!!!
LA CHIESA NON E' UN TEATRO.
Ninna Nanna di Salzano e O' Baccalà ca' Menestra, Tradizioni Nostrane.
Che vigilia (Natale e Capodanno) sarebbe senza il Capitone?
Non ci voglio nemmeno pensare , il Capitone nelle due vigilie e' il piatto tipico della nostra Terra. Secondo la tradizione mangiare il Capitone porta bene.Infatti, anticamente si credeva che per la sua rassomiglianza con il serpente , mangiarlo fosse un modo per allontanare il male,bhe diciamo che e'una ciarla cosi' grande non l'avevo mai sentito,forse era una scusa per comprare il capitone anche se si era povero.
La tradizione ci dice che non esiste Vigilia senza Capitone, in effetti durante tutto l'anno si mangia solo in queste due occasioni.
Quando frequentavo la scuola elementare ricordo che la Maesta ogni anno pretendeva che imparassimo questa bellissima poesia , quando il Natale si sentiva forte nell'aria, quando la maggior parte dei dolci natalizi venva fatto in casa e questa poesia scritta da un artisa Anonimo spiega la tradizione di quella sera a "Virgilia"
Natale
Cumm'è bell'Natale
a sera d'a Virgilia è tutta n'allegria p'a nascit'e Gesù
A tavola apparicchiata, l'arber'allumminato.
'O presepio sta stutato pecchè a mezzanotte s'add'appiccià .
Mammà int'a cucina prepar'e cose bone e
frie 'o capitone ca nun ce pò mancà !
" 'A casa è chin'e fummo!"
Allucca già papà "arape stu balcone ca nun se pò respirà !"
O'nonno friddugliuso annanz'a nu vrasere
ch'e mmane dint'e mane se piglia tutt'o calore!
Natale è pruvverenza
ce penz' 'o Bambiniello
'o ricco e 'o puveriello a tutti fa campà !
Questo e' un appello a tutte le Maestre della Campania, fate impare questa poesia prima che le trdizioni andranno a scomparire.
Ingredienti:
Capitone 800-1200gr
1/2 bicchiere Olio Extra Vergine di Oliva
Prezzemolo
Aglio
Sale
1 Bicchiere Aceto di Vino Bianco
Pepe
Cumm'è bell'Natale
a sera d'a Virgilia è tutta n'allegria p'a nascit'e Gesù
A tavola apparicchiata, l'arber'allumminato.
'O presepio sta stutato pecchè a mezzanotte s'add'appiccià .
Mammà int'a cucina prepar'e cose bone e
frie 'o capitone ca nun ce pò mancà !
" 'A casa è chin'e fummo!"
Allucca già papà "arape stu balcone ca nun se pò respirà !"
O'nonno friddugliuso annanz'a nu vrasere
ch'e mmane dint'e mane se piglia tutt'o calore!
Natale è pruvverenza
ce penz' 'o Bambiniello
'o ricco e 'o puveriello a tutti fa campà !
Questo e' un appello a tutte le Maestre della Campania, fate impare questa poesia prima che le trdizioni andranno a scomparire.
Ingredienti:
Capitone 800-1200gr
1/2 bicchiere Olio Extra Vergine di Oliva
Prezzemolo
Aglio
Sale
1 Bicchiere Aceto di Vino Bianco
Pepe
Procedimento :
La prima cosa da fare e' la decapitazione del capitone perche' tadizione vuole che deve essere vivo. Un grattacapo questa fase, si afferra con la mano sinistra nel mezzo con una tovagliolo di carta, e con un votello nella mano destra si incomincia a tagliare da sotto la pancia fino alla testa.
Forse difficile questa fase, la cosa piu' pratica è sicuramente la decapitazione , ci procuriamo un bel coltello super affilato e diamo un colpo secco al collo, e procediamo alla sua sviscerazione.
Non abbiate paura, anche dopo morto per un oretta il Capitone continua a muoversi, tutto questo e' assolutamente normale.Una volta sviscerato, lavato e asciugato, lo posiamo su una carta assorbente per eliminare l'acqua in eccesso.
A questo punto ponete il capitone tagliato a pezzi di 5-6 cm in una ciotola e versiamo dentro tutti gli ingredienti per la marinatura che dura dalle 10:00 di mattina fino alla sua cottura ore 18:00, girandolo due tre volte, durante l'arco di questo tempo.
La marinatura va spalmata sul Capitone al momento della cottura, provocherà tanto fumo che insaporirà ancor di più il Capitone.Procurarsi al momento della cottura una bottiglia d'acqua in plastica, con il tappo bucato per spegnere la fiamma procurato dalla colatura del grasso del Capitone.
Quando la forchetta affonda con dolcezza nella carne del Capitone, vuol dire che e' cotto.
C H E S P E T T A C O L O ! ! ! !
Il Capitone
Voglio Augurarvi carissimi Amici un Sereno Natale, a tutti ............ Davvero a TUTTI e col Cuore chi ha da capirmi lo faccia pure.
I giorni di 23-24 Dicembre sono davvero molto belli ed io li vivo molto intensamente, cercando di non farmi scappare nessun particolare della tradizione tramandatami, e anche se le mie piccole STELLE sono ancora piccole cercherò di trasmetterle tutto .
Appunto dicevo i giorni di 23-24 Dicembre dovrebbero durare 72 ore ciascuna, troppe cose da fare, bhè l'impegno c'e' stato messo, ma non so se ho fatto tutto.
Nei Giorni a seguire postero' tutte Queste Foto.
Buon NATALE e mi raccomando non dimentichiamo mai cosa festeggiamo.
Piccoli Fooddisti Crescono
Le loro Creazioni
La mitica Pizza Con la Scarola
Anche la Versione a Calzoni
Entrano nella Tradizione del Mio Natale i Mitici Cannoli Siciliani
Calzoni Extra Large Salsiccia e Friarielli
B U O N N A T A L E
Auguri di Buon Natale, aspettando il Capitone.
Chiamata anche Regina del Bosco, la Beccaccia e' un volatile le cui dinamiche migratorie sono un mistero.Invece il mistero a tavola e' presto svelato, e' un volatile dalle carne di un sapore amabile, delicato, insomma un Signor Piatto, peccato solo che per gustarla bisogna Bum Bum.
Ingredienti:
Per le Pappardelle:
150 g Farina Rimacinata
150 g Farina 00
3 Uova
Per il Ragù
1 Beccaccia
Cipolla
Sedano
Rosmarino
Pinoli
Carota
Olio Extra vergine di Oliva
600 Gr Passata di Pomodorini
Procedimento:
Bagnare la beccaccia con vino rosso e farlo evaporare a fuoco lento coperto da un coperchio, dopodiché versare la passata di pomodorino e far cuocere per altri 20 minuti, aggiungendo due mestoli di acqua o di brodo.
Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata , scolatele e saltatele nel composto preparato, lasciar riposare e impiattate . Questo ragù e' di una bontà unica.
Pappardelle al Ragù di Beccaccia.
In occasione del mio primo blog-compleanno, coinvolto con grande piacere da Gioppa del blog Olio di Oliva, ho il piacere di presentare sul mio piccolo blog il gioco che si chiama " 7 link project" che sta coinvolgendo tutta la rete di food-blogger.
Quindi ricapitolo la situazione dei miei post sul mio blog, nato per gioco ma che giorno dopo giorno mi sta trascinando verso esperienze nuove, dandomi la possibilità di fare amicizia anche se virtuali con persone di cui condivido piatti e pasticci tra i fornelli.
Partiamo in ordine con il
1. Post che non ha avuto il successo che meritava.
Gioppa nel tuo "7 link project" dicevi quando l'abito non fa il monaco, in questo caso l'abito c'era ma forse il monaco non e' piaciuto.
2. Post il cui successo mi ha sorpreso.
Di questo piatto i lettori hanno apprezzato la cucina di una volta, scialatielli fatti in casa condita con ingredienti super freschi di Mare.
3. Post più bello.
Amici il post più bello del mio blog non e' di cucina ,ma della testimonianza di Gianna Jessen, consiglio di vedere tutto il filmato, io sono rimasto profondamente colpito da questa testimonianza.
4. Post più popolare.
In questo post i Sapori Mediterranei vengono esaltati; ne esce un piatto unico nel suo genere dove la semplicità sia negli ingredienti che nell'esecuzione lo rendono davvero UNICO.
5. Post più controverso
Il fungo porcino ha un sapore deciso, forte, che sicuramente rompe gli equilibri di un piatto ,pero' in questo caso gli ho trovato un avversario tosto, il Polpo.Consiglio di provare quest' azzardo controverso dalle mie parti, ne e' uscito un piatto dal Sapore esplosivo.
6. Post più Utile.
Ormai l'ho sostituita alla brace e mi fa compagnia in tutti i banchetti, i sapori degli ingredienti con questo tipo di cottura vengono esaltati.
7. Post di cui sono più fiero.
Per la faticaccia nell'eseguirlo e per il sapore profondo, questo e' il post che ne vado più fiero, anche perchè ci accompagna nel periodo natalizio.
E stato davvero divertente raccontare un anno di esperienza del Blog......Grazie Gioppa.
I miei -7 link project- per il mio Blog-Compleano.
Una ricetta per Natale per sbalordire i Nostri Invitati........In questo piatto ho assemblato i miei gusti preferiti , La seppia e patate che per me e' un ottimo contorno :-) , e il mio crostaceo preferito, lo Scampo.
Ingredienti:
2 persone Abbondante
Per la pasta
100 gr Farina 00
100 gr Farina di Grano Duro Rimacinata
Acqua
Nero di Seppia
1 Uova
Per il Ripieno
Seppia
1 Patata
1 Aglio e Prezzemolo Tritato Finemente
Sale
Pepe
Olio Extra Vergine di Oliva
Per il Sugo
400 gr di Scampi Grandi Freschi
Aglio
Olio extra Vergine di Oliva
Maizena
Sale
Tritate finemente l’aglio e il prezzemolo e fateli soffriggere in olio, aggiungete la Seppia e le patate tagliate molto fine fate rosolare e aggiungere due bicchieri di acqua che andranno a cuocere molto lentamente (per 20 minuti circa) il nostro ripieno.
Aggiungere al composto un cucchiaio di uovo.
Prima di spegnere il fuoco girare velocemente il composto, facendo cosi' le patate si sgretoleranno e il composto sara' gia' pronto per il ripieno.
Procedimento la Pasta
Con forchetta sbattere mezzo uovo con aggiunta di acqua, andando ad amalgamare un poco alla volta la farina del bordo interno. - Impastare per una decina di minuti con le mani fino a formare un impasto liscio e compatto. - Dare all'impasto una forma di palla e farla riposare per un'ora fuori dal frigorifero.
Fare lo stesso procedimento per la sfoglia nera, va aggiunto in più il nero di seppia.
- Tirare la pasta col mattarello su una spianatoia infarinata dopo di che’ tagliarla a strisce larghe e passarla con l'apposita macchinetta , mettere il penultimo scatto. Disporre il preparato per il ripieno sulla sfoglia ogni 2 cm circa.
Prendere un albume d'uova montarlo e spennellare nella parte dove avvera' la giunzione con l'apposita rotellina, tagliarli e il gioco e' fatto.
Tritare finemente aglio e prezzemolo e fateli soffriggere in olio extra vergine di oliva, aggiungete gli scampi e fateli rosolare per due tre minuti a fuco basso, aggiungere due mestoli di fumetto di pesce (ottenuta con le teste degli scampi e far cuocere per 15 minuti circa, restringendo il sugo con la maizena, che rende il sugo il sugo più' cremoso.
Cuocere i Ravioloni in acqua salata per 8-10 minuti e saltarli nel sugo di scampi.
Ravioloni Bisfoglia Seppie e Patate, al Suogo delicato di Scampi.
E' vero in molti lo dicono, sono un drogato di Calamarata e Paccheri. La calamrata la ritengo una pasta molto versatile e moderna , invece il pacchero e' fatto per i mangioni "ti riempie sempre la bocca".
Riguardo invece al Tonno Pinne gialle, non e' un tonno pregiato ma comunque abbinato a sti mezzi Schiaffoni (Calamarata) fa la sua figura.
Ingredienti:
Calamarata
Pomodorini del Vesuvio
1 fetta di Tonno Fresco
Olio extra Vergine di Oliva
Aglio
Prezzemolo
Peppe
Procedimento:
Prediligo la cucina semplice per esaltare al max gli ingredienti principali.In questo caso nella nostra pentola di allumino abbiamo fatto soffriggere il trito di aglio e prezzemolo, aggiungendo poi il tonno tagliato a dadini e fatto insaporire per tre quattro minuti con l'aggiunta poi di pomodoro del vesuvio sbollentato in precedenza e privato della pellicina.Il nostro composto ha cotto per 10 minuti a fiamma bassa.
Scolata la Calamarata che si riconosce da lontano chi la produce , la facciamo saltare in Padella e la lasciamo riposare per 2-3 minuti prima di impiattare ....
BUON APPETITO
Calamarata al Tonno Fresco.
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Vogliamo dare voce al nostro territorio, ricco di tradizioni ed eccellenze enogastronomiche, racchiuso in uno spazio di terra tra i più fertili del pianeta. Racconti di cucina e vita quotidiana, rispettando la stagionalità e le tradizioni.
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