Salsiccia a punta di coltello

Il maiale costituisce ancora oggi una risorsa eccellente ed una riserva alimentare , grazie anche agli antichi metodi di conservazione delle loro carni.Il conservante per eccellenze , usato ancora oggi per la conservazione e preparazione di insaccati e' il sale.
E' il conservante più antico ed efficace, perchè consente ai cibi di mantenersi a lungo in mancanza di refrigerazione .L'alimento attraverso la disidratazione provocata dal sale evita la proliferazione dei batteri e quindi il suo deperimento.
Piccola parentesi sul conservante, il sale , che è l'ingrediente fondamentale per far si che la stagionatura all'aria aperta(max 15°) della salsiccia a punta di coltello mantenga.
Ho parlato in un altro post che per tradizione il maiale  veniva sacrificato nel mese di Dicembre , oggi invece chi ancora alleva il maiale nelle porcilaie domestiche tende a sacrificarlo come tempo massimo fino a metà febbraio.Questo perchè fino a questo periodo la temperatura è ottimale per la stagionatura all'aperto dei vari salumi.La salsiccia nella tradizione della mia famiglia è un impasto crudo di carni pregiate del maiale, prosciutto e spalla, liberata dai nervetti e tagliata a piccoli pezzettini o cubetti, più comunemente taglio a punta di coltello.
Ingredienti:
5 kg di carne di suino (primi tagli, prosciutto e spalla)
12 g di finocchietto
5 g di pepe
1 litro di vino bianco 
165 g di sale
Dopo aver tagliato la carne a punta di coltello e averle amalgamate , viene conciata di sale ( 33 g per per  kg di carne), pepe, finocchietto e vino locale locale a scelta tra: pallagrello, falanghina, greco di tufo e coda di volpe.
Viene impastato e amalgamato il tutto e lasciato riposare per 12 ore.Trascorso il tempo la carne viene insaccata e stretta bene in budelli lunghissimi che vengono punti con un ago in più punti a man mano che si insacca.Una volta terminata questa operazione vengono lasciate ad asciugare per altre 12 ore su di un panno.
Le salsicce vengono messe ad essiccare su un asse di legno sospeso al soffitto al''aria aperta e in ambiente non molto ventilano.
Dopo circa un mese di esposizione equilibrata all'aria (se tira vento forte deve essere riparata) la salsiccia e' pronta per essere conservata.
La salsiccia secca costituisce la provvista per tutto l'anno, aspettando il maiale da sacrificare per l'anno successivo.Viene conservata in barattoli e ricoperta di olio (un olio neutro tipo mais) oppure viene sistemata in vasi di terraglia e ricoperta di strutto freddo.
La conservazione con lo strutto è più privilegiata per una perfetta conservazione.

12 commenti

  1. E' fantastica!!!Non so cosa darei per averne un pezzo!!!Complimenti per la tua preparazione e per i dettagli che hai voluto condividere con tutti noi. Un caro saluto,Peppe.

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  2. E così adesso anche noi cittadini sappiamo come vengono fatte le salsicce. Grazie

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  3. anche da noi si fa così, però si evita il finocchietto, e la si consuma solo fresca.... mai assaggiata così deve essere una bontà... quelle parti grasse tagliate a coltello danno davvero una marcia in più! Complimenti!

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  4. e troppo buona , anche noi ci facciamo la provvista per tutto l'anno conservandola nella sugna.... complimenti
    lia

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  5. Un sapore unico! Noi non usiamo il finocchietto, mettiamo del peperoncino in polvere piccante o dlce ( dipende dai gusti ) e una volta appesi facciamo una breve affummicatura.

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  6. Con te è sempre un tuffo gradito nella tradizione! A questa preparazione sono legati forrtemente i miei ricordi di bambina,seppure si faccia ancora ogg
    Per me,quando ero piccola,non c'era cosa piú buons che prelevare un pezzo di salsiccia sott'olio e mangiarla man mano che mio padre l'affettava. Grazie e a presto

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  7. Un tuffo nel passato come dice Antonietta ma soprattutto nella.VERA tradizione di una volta da te, i post sanno sempre di buono!!!! Grande!

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  8. mi hai fatto piacevolmente tornare indietro di 40 anni, io ricordo ancora quando si facevano in casa le salsiccie e poi si mettevano sott'olio :-)) era anche un modo per stare insieme in famiglia tutti partecipavano

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  10. Bel post, ma siccome da alcuni anni da noi solo poche persone allevano il maiale per autoconsumo si è costretti a comprarlo a settembre e allevarlo con derrate autoprodotte, oppure si compra quando lo si deve ammazzare. Il problema è che non ci sono le razze di prima, il coomerciante compra e rivende quello che costa di meno e i sapori di una volta si sono persi. E per capirci meglio dico che il contadino produce l'uva buona ma per fare il vino ci vuole l'enologo che fa un buon vino. Il maiale buono non esiste più e chi fa i salumi non può fare i miracoli.

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  11. Ciao e complimenti mi hai fatto venire una grande voglia di provare.... Ma una domanda... Si puo anche mangiare fresca??? O bisogna cambiare qualcosa nella ricetta??? Tipo le quantità di sale??? Grazie mille

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