Sotto le stelle all'italiana....niente di nuovo #report

Il 13 ottobre 2014 dedicai un post alla puntata di Report sulla pizza,  incominciai il post cosi: ...ci mancherebbe. Molti siti enogastronomici hanno gridato al complotto contro la Pizza e si sono scagliati contro la trasmissione di report reo di voler distruggere il marchio made in Naples. Tantissimi articoli e fiumi di parole per difendere l'indifendibile, io non so che trasmissione hanno visto, che cosa stanno difendendo, e perchè!!!!!!!!......qualcosa però non quadra. E' la storia di oggi, di giornalisti che si fanno la guerra, difendendo a tutti i costi i falsi miti del food-pizza. Dai commenti poi sotto i citati articoli molti lettori stanno dalla parte di report e ringraziano Bernardo Iovine per l'ottimo servizio svolto.
Evidentemente da   fastidio che i consumatori sono venuti a conoscenza di verità scomode.
Oggi troppi pizzaioli e chef  sono diventati personaggi pubblici, una specie di sparapose vestiti di bianco che hanno persino tolto il posto a Rocco ....................
Da tutte le informazioni date da report, chi ci guadagna e' sicuramente per una volta il consumatore che adesso sa che quel fondo bruciacchiato può nuocere seriamente alla salute.
Come per la la puntata sulla pizza si parte sempre con una premessa: ci sono chef che non si riconoscono nelle parole ed episodi che racconta report, naturalmente non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio. 
Esattamente dopo due anni e mezzo Report manda in onda un altro bellissimo servizio, questa volta sulle stelle che le guide assegnano agli chef.
Questa volta molti siti enogastronimici davanti all'evidenza hanno abbassato i toni, ma si sono limitati a dire cosa hanno capito loro dal servizio di Bernardo.
Secondo me non hanno capito una beata mazza essendo loro gli artefici di creare falsi miti, e comunque in totale conflitto d'interesse. Sempre questi giornali dicono che non ricevono alcun compenso quando dedicano un articolo ad un ristorante o un produttore...... Voi ci credete ??? Io sinceramente no, e i fatti dopo due anni e mezzo lo dimostrano. La caduta del mito stellato...., la cucina è una cosa seria, è passione, amore per il territorio, amore per il prossimo,  questi signori con stelle cappelli e bicchieri hanno un solo scopo il business. Dove gira moneta si rovina tutto, la moneta è merce per corrompere, l'uomo ha questa indole, l'Italiano ahimè un po in più. Vogliamo parlare dei critici gastronomici, non esistono sono semplicemente gli amici degli amici, ovvero gli amici della combriccola. A differenza di questa figura nuova e bella che ho conosciuta stasera, Valerio Visintin giornalista gastronomico che agisce in incognito. Cura per il Corriere della Sera la rubrica “Mangiare a Milano”. Di lui si conosce la firma, ma non il volto. Insomma assenza di confidenza con l'interlocutore che giudica.
Dicevo dei soldi, aggiungo le televisioni, il successo, che stanno influenzando migliaia di ragazzi che credono a queste illusioni! Come si fa a 35 anni a fare un corso di cucina di tre mesi e pagarlo 6500 euro??? Cosa hai potuto imparare? Credo nemmeno a soffriggere la cipolla, infatti il povero ragazzo preparava antipasti per un ristorante !!!!
Poi vediamo un istituto alberghiero che non ha risorse per comprare materia prima per far eseguire pratica agli allievi....
Chef, fornitori, critici, guide, acque minerali, formaggi, prodotti esteri, e chissà ancora quante querelle che il povero Iovine non è riuscito a scoprire.....
La cosa inquietante e che tutto il servizio per decidere guide ed altro rientra in un lavoro amatoriale. 
Fermiamoci qui, per qualcuno è caduto un mito per me quel mito non è mai esistito!!!!! 

4 commenti

  1. premetto che Report è un programma che non mi esalta, lo trovo di parte e esagera certe situazione per far salire l'audience, però dà sempre elementi di riflessione, con un po' di criticità ci aiuta a capire o ad avvicinarci a certi argomenti.
    Di questa puntata mi hanno impressionato i numeri, nel senso di fatturato dei grandi chef, ma che giro di soldi c'è attorno??? Certe situazioni me le aspettavo e non mi hanno sorpreso più di tanto, come in tutte le cose anche qui c'è del marcio. Poi il voler insistere sulla scuola alberghiera mi ha fatto sorridere, le scuole in Italia sono così, è dalle elementari che mio figlio porta risme di fogli e carta igienica, vuoi che comprino il filetto di manzo per far esercitare i ragazzi? è assurdo pretenderlo! come la negativa pubblicità sul Grana Padano, con l'intervista al super esperto, a favore del Parmigiano reggiano. Sono della zona e ti assicuro che in entrambi i marchi c'è del buono e del cattivo, assaggio dei Parmigiani tremendi e dei Grana da sogno e viceversa... impuntarsi a dire che uno è meglio dell'altro mi fa pensare. Sarebbe stato sufficiente confrontare i disciplinari di produzione e trarre delle conclusioni, ma non era il caso di parlare di qualità di prodotto, quello la fanno i produttori... un abbraccio Pasqui!
    Ps e i soldi del CNR ? quello era un servizio che scottava :)

    RispondiElimina
  2. E' vero spesso si esagera per l'audience, purtroppo le mie piccole esperienze in questo mondo, dove lo spettacolo deve fare da padrone sono state tutte negative. Ci sarà una puntata anche sui food blogger, sono sicuro che in quel la puntata morirò dal ridere, perchè in ogni cosa c'e' il buono e il brutto. Rimango dell'idea che il critico enogastronomico è una figura che non esiste.....

    RispondiElimina